Il filologo e filelleno Franco Mosino: “storie di una Biblioteca”, ricordato dal suo ultimo allievo, lo studioso Francesco Ventura

Il filologo e filelleno Franco Mosino: "storie di una Biblioteca", ricordato dal suo ultimo allievo, lo studioso Francesco Ventura
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All’Archivio di Stato di Reggio Calabria questo venerdì 16 dicembre dalle ore 16.30 alle 18 si terrà la conferenza “Franco Mosino: storie di una Biblioteca” in cui lo studioso Francesco Ventura ripercorrerà l’impegno civico e culturale profuso dal professore Franco Mosino in alcune belle e sfortunate biblioteche del reggino, le cui storie si rispecchiano nella storia della Biblioteca appartenuta al compianto filologo e filelleno ed oggi collocata a Bova.
«L’obiettivo ambizioso di questa conferenza è quello di spiegare il come ed il perché la Biblioteca del professore Franco Mosino sia finita a Bova, il tutto ricostruendo attraverso documenti, pubblicazioni ed interviste una storia che è frutto di tante storie di importanti tasselli della nostra storia più recente – commenta Francesco Ventura – Questo è un tema su cui da febbraio 2020 avevo in animo di relazionare, un desiderio più volte sfumato a causa delle difficoltà che ci hanno travolto negli ultimi anni. Sono grato all’Archivio di Stato di Reggio Calabria per avere accolto la mia proposta e per questa occasione per ricordare la vita e le opere del compianto prof. Franco Mosino».
Francesco Ventura è giornalista pubblicista ed archivista diplomato alla Scuola APD dell’Archivio di Napoli. Nell’ambito delle attività promosse dall’associazione “Famiglia Ventura”, cura dal 2016 l’annuale convegno “Franco Mosino”, in cui vengono divulgati ed approfonditi gli studi di questo grande intellettuale reggino. In occasione della conferenza, presso l’Archivio di Stato di Reggio Calabria saranno esposti sia il busto ritraente il prof. Franco Mosino sia la scultura lignea ispirata al mito di Ibico, due opere della collezione artistica dell’associazione “Famiglia Ventura” realizzate rispettivamente dai maestri Fortunato Violi e Francesco Cento.
«Reggio è una Città che dimentica facilmente i propri figli. Non voglio che ciò accada pure per il professore Franco Mosino, verso cui ho una profonda riconoscenza emotiva ed intellettuale».