I suoi dipinti accolgono la semplicità formale dell’astratto per lasciare spazio ad una più complessa articolazione concettuale. Sono interpretazioni di un mondo antico e mitologico, mettono in scena l’idealizzazione astratta dell’icona. Per questo Roberto Demarchi è un “pittore della scena” (Luca Beatrice, Critico d’arte)…” continua qui
La mostra “Haiku” dell’artista Roberto Demarchi, dopo il successo ottenuto a Tokyo nel 2014, è stata riproposta nel 2016 al Museo d’Arte Orientale “Chiossone” di Genova, con un allestimento curato dal direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci. Diciassette dipinti su tavola ispirati alla poesia giapponese.
L’haiku “è un modulo chiuso nella sua autosufficiente perfezione che non ammette ridondanze o sottintesi”, una forma lirica caratterizzata da una cifra metrica precisa, consistente di 3 versi di 5-7-5 sillabe, 17 in totale.
“Accettando di misurarsi con la dura, affilata disciplina dell’haiku – scrive Paolucci – Roberto Demarchi ha accettato di testare la sua arte speculativa e contemplativa nella prova più difficile”.
Le immagini delle opere di Demarchi sono di Chiara Vercellacontinua qui e sono presenti solo a scopo illustrativo. Copyright dei rispettivi aventi diritto.
(*) ripreso da http://lasantafuriosa.blogspot.it/