Samsung s 6 – Test Samsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – TestSamsung s 6 – Test
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Sono sempre curioso di capire quanto un cellulare, possa realmente sostituire una macchina fotografica compatta, parlo di compatta e non come invece leggo troppo speso in giro, dove si parla di smartphone con qualità reflex.
Penso chiunque abbia conoscenze fotografiche, sappia di cosa stiamo parlando quando si parla di reflex. Personalmente sono sempre del parere che il vecchio analogico, con i vecchi cari formati sia medio che 24×36, con l’aiuto di un buon scanner , sia ancora poco superabile dalla maggiorparte delle reflex digitali in vendita, ma parliamo di altri tempi, altra quialità ma anche altri costi. Ritornando al nostro smartphone, esteticamente il Samsung S6 ha un buon desgn presentandosi sottile e maegevole, inoltre dotato di un ampio schermo luminoso, si da agio ad un’ottimale lettura delle pose.
Generalmente, non entro mai nel merito alla applicazione che permette di scattare, ma poiché quella di default, permette molte scelte interessanti, la consiglio vivamente, si è comunque liberi di avere molte alternative interessanti nello store. Nel mio caso, uso il software fornbito da samsung, che con piacevole sorpresa, risulta ricco di comandi utili, tra cui lo “scatto pro”, che permette la variazione del tempo, degli iso, della messa a fuoco e nel menù generale, la selezione del formato RAW.
Utilizzando lo scatto in modalità “automatica”, ci si limita la possibilità di azione, ma sicuramente individua il soggetto e l’esposizione in maniera corretta, trovando il giusto rapporto ISO/tempo, anche se in alcuni casi ha proposto un tempo troppo lungo per non adottare un treppiedi.
Ho cercato di scatare a tempi lunghi in modalità “PRO”, per avere effetti particolari o esporre a luce notturna, ma l’esposizione massima si limita a 10 secondi. Ingrandendo le pose scattate a dimensioni reale, si evidenziano dettagli molto chiari e delineati e i 16 MB pixel massimi del file, garantiscono l’utilizzo della immagine anche per stampe di medie grandi dimensioni.
Giocando con l’ottica dotata della generosa apertura fissa di 1.7, invece abbiamo la possibilità di ottenere scatti interessanti anche con luci naturali e una profondità di campo utile per ritratti, P.P. o soggetti vicini. Il mio vecchio insegnante di fotografia, mi consigliava sempre la massima apertura dei ritratti, in particolar modo per i ritratti femminili, cosi da avere un aurea di sfumato e nascondere lievemente i difetti, oggi con il digitale e con le tecniche di post produzione, questi trucchetti passano in secondo piano.
Torna utile quindi una buona apertura di diaframma, in questo caso anche in uno smartphone.Sono sempre curioso di capire quanto un cellulare, possa realmente sostituire una macchina fotografica compatta, parlo di compatta e non come invece leggo troppo speso in giro, dove si parla di smartphone con qualità reflex.
Penso chiunque abbia conoscenze fotografiche, sappia di cosa stiamo parlando quando si parla di reflex. Personalmente sono sempre del parere che il vecchio analogico, con i vecchi cari formati sia medio che 24×36, con l’aiuto di un buon scanner , sia ancora poco superabile dalla maggiorparte delle reflex digitali in vendita, ma parliamo di altri tempi, altra quialità ma anche altri costi.
Ritornando al nostro smartphone, esteticamente il Samsung S6 ha un buon design presentandosi sottile e maegevole, inoltre dotato di un ampio schermo luminoso, che da agio ad un’ottimale lettura delle pose. Generalmente, non entro mai nel merito nella scelta delle applicazioni che permettono di scattare, ma poiché quella di default, permette molte scelte interessanti, la consiglio vivamente.
Si è comunque liberi di avere molte alternative nello store. Nel mio caso, uso il software fornbito da samsung, che con piacevole sorpresa, risulta ricco di comandi utili, tra cui lo “scatto pro”, che permette la variazione del tempo degli ISO, della messa a fuoco e dal menù generale, la selezione del formato RAW. Alla selezione di questa ghiera, ad ogni scatto corrispondono due file, un RAW e un JPG, scaricandosi qualche applicazione per la lettura del RAW, si avrà la possibilità di leggere in anteprima il file, è inteso che i file ROW vanno letti comunque su pc.
Utilizzando lo scatto in modalità “automatica”, ci si limita la possibilità di azione, ma sicuramente individua il soggetto e l’esposizione in maniera corretta, trovando il giusto rapporto ISO/tempo, anche se in alcuni casi, nei miei test, ha proposto un tempo troppo lungo per non adottare un treppiedi. Ho cercato di scatare a tempi lunghi in modalità “PRO”, per avere effetti particolari o esporre a luce notturna, ma l’esposizione massima si limita a 10 secondi. Ingrandendo le pose scattate a dimensioni reale, si evidenziano dettagli molto chiari e delineati e i 16 MB pixel massimi del file, garantiscono l’utilizzo della immagine anche per stampe di medie grandi dimensioni.
Comparando i file JPG e RAW, il raw è assolutamente superiore, i tettagli nittidi , una ottima profondità colore, e una morbidezza nelkla sfumature. Il JPG, pur occupando quasi 28 MB di MB di spazio in meno, risulta essere buono per la maggior parte degli utilizzatori. Consiglio, se non vi sono problemi particolari di spazio, di adottare il RAW, cosi, in caso di utilità, da avere una foto che sfrutti il massimo delle possibilità dello smartphone. Con l’ottica dotata della generosa apertura fissa di 1,9 abbiamo la possibilità di ottenere scatti interessanti anche con luci naturali, la stessa apertura, permette inoltre, una una profondità di campo utile per ritratti, P.P. o soggetti vicini.
Il mio vecchio insegnante di fotografia, mi consigliava sempre la massima apertura dei ritratti, in particolar modo per quelli femminili, cosi da avere un aurea di sfumato e nascondere lievemente i difetti.Oggi con il digitale e con le tecniche di post produzione, questi trucchetti passano in secondo piano. Torna utile quindi una buona apertura di diaframma, in questo caso anche in uno smartphone. Per quanto riguarda la velocità dello smartphone, l’ho trovato molto fluido, e anche sugli scatti continui, non ho mai avuto problemi. Reputo attualmente il Samsung S6 un ottimo cellulare, anche per scattare appunti da viaggio, foto ricordi, o altro. Il mio parere è positivo. Attualmente su internernet il prezzo più basso, grazie all’uscita del suo successore è di 359 euro a questo link
I test sono stati eseguiti da un cellulare personale acquistato a prezzo pieno.
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- Aperture: ƒ/2
- Camera: HUAWEI GRA-L09
- Focal length: 3.83mm
- ISO: 320
- Shutter speed: 1/33s
- Title: dav