Marmo: il materiale di Carmelo Violi

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In senso ristretto e dal punto di vista petrografico, roccia calcarea che ha assunto una struttura cristallina, a grana piuttosto uniforme più o meno grosso, in modo da presentare l’aspetto di zucchero in pani per cui e’ chiamata anche calcare saccaroide. Nella terminologia tecnica sono denominati marmo tutte le rocce suscettibili di essere lavorate e lucidate in modo da costituire materiale decorativo: lastre, blocchi, colonne, architravi, ecc.

I calcari saccaroidi sono costituiti essenzialmente di calcite, in cristalli o granuli. Quali componenti accessori possono contenere quarzo, grafite, clorite, rutilo, granati, spinelli, anfiboli, sostanze carboniose, ecc. e in dipendenza della diversa natura e distribuzioni di tali componenti o per la presenza di sostanze in miscela isomorfa col carbonato di calcio possono assumere le più svariate tinte: grigia, verdastra, giallastra, nerastra, ecc.

Se la loro colorazione e’ uniforme, si diranno monocromi, nel caso contrario policromi. i tipi classici di marmi saccaroidi si trovano in Italia, nelle alpi capuane, noti ovunque sotto il nome di marmo di Carrara; bianchissimi, traslucidi se puri, si presentano altresi in numerose variate’. Frequenti sono anche in Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Liguria, Sicilia ed in altre località ‘, noti sono anche i marmi della Grecia usati sin dall’ antichità ‘ per opere di grande valore, della Germania, Belgio, Francia, Svezia, Spagnia, ecc.

Nei marmi si trovano innumerevoli impurità , come silice, idrossidi di ferro, pirite, oligisto, miche, granati, ecc.., disseminati intorno a velature o fratture, costituiscono motivi ornamentali come zone, macchie, arborescenze.

Sono assai usate per decorazione, rivestimento, lastre, pavimenti come pietra concia e da taglio, pero’ non hanno molta resistenza agli agenti atmosferici, anche a causa delle fratture e delle venature che facilitano la penetrazione dell’ umidità e del gelo, nonchè’ all’ usura, perche’ materiali a bassa durezza.

Molto conosciuti sono: marmo belga, calcare azzurro cupo, che si estrae dalle pendici settentrionali delle Ardenne; marmo cipollino; marmo fantastico: marmo che si estrae a Lasa (Alto Adige); e’ un calcare cristallino con inclusioni carboniose, intarsiato da numerose faglie che gli conferiscono il particolare aspetto da cui il nome; marmo leucostitto; marmo pario; marmo bianco saccaroide a grana grossa, molto pregiato; si estrae in Grecia; marmo verde di Irlanda famoso marmo di colore verde, che viene estratto in Irlanda.

Le cave di marmo sono generalmente a cielo aperto, l’uso di mine e’ limitato ai lavori preparatori, quali sbancamento del cappellaggio, frantumazioni di masse non utilizzabili ecc.

Il metodo piu’ usato per l’abbattimento e’ quello che impiega il filo elicoidale: e’ cosi’ possibile tagliare blocchi di dimensioni e forme qualsiasi, assolutamente esenti da lesioni e senza produrre detriti, nelle segherie i blocchi sono portati alla sega al telaio che, li taglia in lastre lungo le direzioni determinate dalla giacitura del banco, dalla distribuzione delle tinte, dai difetti e crepe presenti nella massa. Dalle lastre si ricavano i pezzi nelle dimensioni e forme piu’ varie usando le segatrici, le sagomatrici e le raffilatrici.

I pezzi cosi ottenuti sono sottoposti a levigatura a mezzo di lucidatrici.