Comune di Milano Settore Musei e Mostre – Civiche raccolte Archeologiche e Numismatiche
MOSTRA: “Scarabeo, un compagno per l’eternità ” (dal 30-05-02 al 27-10-02)
Fin dai primi anni del Liceo sono un lettore di Wodehouse, un umorista inglese di cui il molto sapiente prof.Umberto Eco ha scritto: “ quanti altri autori rileggiamoà”(mia nota: naturalmente, per passare qualche ora con grande diletto).
In un suo libro intitolato “Qualcosa di nuovo” si racconta, fra l’altro, delle complicazioni derivate dal fatto che un nobile inglese molto svagato si mette distrattamente in tasca uno “scarabeo egiziano antico”, molto raro e prezioso, che un ricchissimo americano gli aveva dato da guardare.
Vedendo sulla pubblicazione mensile “Milano Mese” (edita dall’Azienda di Promozione Turistica del Milanese) annunciata la mostra della Collezione di scarabei egizi delle Civiche Raccolte Archeologiche di Milano, sono stato preso, naturalmente, da una speciale curiosità . E ben me ne incolse, perché la mostra è di grande interesse, presentata con molta sapienza e buon gusto (tutto il museo è così). Una mostra concentrata in un piccolo spazio, dove tutto è da guardare e da leggere con soddisfazione.
Ma cosa sono questi “scarabei”à Sono pietruzze rotondeggianti (ma anche rotonde o squadrate) a facce piane con sopra incise formule magiche o motivi vegetali, geometrici, floreali, o anche figure umane. Venivano usati come gemme (castoni) per anelli o elementi per collane e anche come sigilli. Avevano funzione magica, di portatori di buona sorte ed erano utilizzati non solo per l protezione dei vivi, ma anche dei morti.
Ciò che mi è sembrato particolarmente interessante è la finezza dell’incisione, la qualità e la ricchezza dei disegni decorativi, l’originalità , la libertà , così moderna, di creare composizioni artisticamente coerenti, bilanciate anche con raggruppamenti di segni di struttura diversa, con simmetrie dissimmetriche (lo stesso schema ripetuto simmetricamente, ma con qualche variazione che elimina la banalità , l’ovvietà della ripetizione identica e determina una specifica, personale creazione).
NOTA-SUGGERIMENTO
Vuoi per la dimensione magica, vuoi per la bellezza, credo sarebbe un “divertimento” extra quello di andare con un album (o un notes) e ricopiare qualcuna delle composizione che piacciono maggiormente, per poi ingrandirle (dal 18×24 cm. in su) e colorarle a gusto. Se qualcuno segue questo mio consiglio, oltre a essermi grato per tutta la vita, mi faccia sapere. |