Dei "Tagli" di Fontana ed altro di Guido Manetti

Fra tutti i pittori contemporanei uno che è stato particolarmente favorito dalla riproduzione fotografica è certamente Fontana coi suoi “tagli” (e i suoi “buchi”), due tipologie arcinote a chi si interessa d’arte contemporanea. L’idea, l’invenzione, fu certamente intelligente, sensibile, brillante, spiritosa…ebbe successo e diventò una modalità che connotò l’ artista. Ricordo una copertina (in bianco giallo e nero) della rivista Domus (negli anni intorno alla guerra) che era una foto

ERIC…PER SEMPRE.. di Fabio Treves

C’è un musicista inglese che è diventato famoso per la sua tecnica e il suo gran feeling, ha scritto le pagine più belle del blues bianco di tutti i tempi ed è riuscito a coniugare tradizione ed innovazione, soprannominato sin dai suoi esordi “manolenta”- “slowhand”, ha inciso decine di album e ha suonato, come ospite, in centinaia di dischi di suoi illustri colleghi: Eric Clapton. Sin da giovanissimo si è

Fabio Treves: il padre del blues italiano! Esclusiva intervista rilasciata alla redazione di Zenone intervista di F.V.

Come nacque il tuo primo album “Treves Blues Band” …Negli anni sessanta. Quand’ero studente liceale, ho cominciato ad appassionarmi a questa musica, una decina d’anni dopo, nel 1974 ho deciso di fare “una pazzia” per quel periodo e fondai la Treves blues band, un gruppo di dieci musicisti che come me dividevano la passione per la “musica del diavolo”… Era un disco registrato in un pomeriggio, tutto suonato dal vivo,

l vino; l' importanza storica della bevanda nelle comunità antiche. di Miky Verz

Storicamente la diffusione della vite nel bacino del mediterraneo è stata imputata al popolo Romano che nelle innumerevoli campagne di conquista aveva come usanza beneaugurate di piantare qualche germoglio di vite. La realtà storica vede gli Assiri quali scopritori delle proprietà di fermentazione dell ‘uva, successivamente i Fenici, eccelsi navigatori, ebbero il merito di trasmettere la tecnica della fermentazione ai Romani ed ai Greci, anche perché la vite era già